martedì 13 settembre 2011

Nuovo linguaggio di programmazione Google per il web

Mountain View presenterà presto un nuovo linguaggio di programmazione specificamente pensato per il web. Poche le informazioni a disposizione.

Si chiama "Dart" ed è l'ennesimo linguaggio di programmazione partorito dagli ingegneri del software di Google. Il nuovo ambiente di sviluppo è un mistero quasi completo, un mistero che verrà svelato solo alla conferenza Goto in programma per il prossimo mese di ottobre da Gilad Bracha e Lars Bak.

Non è la prima volta che Google si inventa nuovi "paradigmi" di programmazione per ottimizzare l'esecuzione di codice e l'utilizzo dell'hardware in relazione agli ambienti operativi che più le stanno a cuore.

Difficile al momento fare ipotesi sulle qualità di Dart...

lunedì 5 settembre 2011

Parallels Desktop 7 per Mac OSX Lion

L'ambiente per eseguire Windows e altri sistemi operativi virtualizzati sul Mac.

Il software Parallels Desktop 7 per Mac in uscita oggi 6 settembre 2011 è l'ultima versione del programma che permette di eseguire attraverso l'utilizzo di un ambiente virtualizzato diversi sistemi operativi: Windows, Linux, Chrome OS e lo stesso Mac OSX Lion come macchina Guest.
Noi di Softwarando siamo riusciti a provare in anteprima questo nuovo prodotto.
Abbiamo effettuato le prove con un Macbook Pro Metà 2010 con 2.4 ghz di processore, 4 gigabyte di memoria ram e una macchina virtuale Windows 7 Home Premium realizzata con la versione precedente del prodotto.
Durante la prova la prima cosa che ci ha colpito è stata la velocità di esecuzione dell'ambiente virtuale migliorata notevolmente rispetto alla versione precedente, che conferma le indicazioni presenti sulla pagina di presentazione del prodotto sul sito di Parallels.
L'altra cosa interessante è la possibilità di eseguire a schermo intero la finestra che ospita la macchina virtuale; l'utente ha la sensazione di lavorare come se fosse realmente davanti a un pc con installato Windows 7.
L'installazione di nuove macchine virtuali risulta essere molto semplice anche per l'utente meno esperto. Una serie  di procedure guidate permettono di scaricare e installare in pochi passaggi: Chorome OS, Fedora, Ubuntu e l'installazione di OSx Lion, come sistema guest, dalla partizione di ripristino.
Utile anche la procedura di migrazione di Windows da un PC attraverso l'utilizzo di Parallels Trasporter. In pochi passaggi sarà possibile ritrovare la macchina windows reale virtualizzata sul Mac.
Peccato che nella versione italiana da noi provata non sia presente la funzione Windows on demand che permette l'acquisto e l'installazione automatica di Windows 7 da Parallels Desktop 7.
Per le altre caratteristiche del prodotto vi rimandiamo sul sito di Parallels.
Parallels Desktop 7 è disponibile in versione completa alla cifra di 79.99 € e a 49.99 € in versione aggiornamento.
Parallels ha anche rilasciato l'applicazione mobile per iphone e ipad che consente di controllare da remoto le macchine virtuali e il proprio Mac alla cifra per il momento scontata di circa 4 €.

Programmare Liferay (Terza parte).

Utilizziamo Service Builder per gestire i dati.

Nell’articolo precedente abbiamo visto come è facile attraverso Liferay IDE realizzare una portlet. In questo articolo vediamo come realizzare la gestione dei dati attraverso l’utilizzo di Service Builder uno strumento che ci permette di rendere persistenti i nostri dati all’interno dell’ambiente Liferay e memorizzarli nella base dati.
Per prima cosa eseguiamo Liferay IDE e selezioniamo in Package Explorer il progetto creato in precedenza: HelloWorldPortlet-portlet. Clicchiamo con il tasto destro e selezioniamo New->Liferay Service Builder. Viene mostrata una procedura guidata. Nel campo Package Path inseriamo il nome del package ad esempio com.softwarando.hello.services in Namespace inseriamo HelloWorldPortlet poi proseguiamo premendo Next.
Appare l’editor del file service.xml che contiene la definizione delle varie Entità che verranno poi mappate con le tabelle della base dati.

<xml version="1.0" encoding="UTF-8"?>
DOCTYPE service-builder PUBLIC "-//Liferay//DTD Service Builder 6.0.0//EN" "http://www.liferay.com/dtd/liferay-service-builder_6_0_0.dtd">
<service-builder package-path="com.softwarando.hello.services">
<author>CTauthor>
<namespace>HelloWorldPortletnamespace>
<entity name="HelloTable" local-service="true" remote-service="true">
<column name="helloId" type="long" primary="true" />
<column name="helloName" type="String" />
<column name="helloText" type="String" />
<order by="asc">
<order-column name="helloName" />
order>
<finder name="HelloName" return-type="Collection">
<finder-column name="helloName" />
finder>
entity>
service-builder>



In questo articolo abbiamo visto come è semplice generare le classi per la gestione della persistenza dei dati in Liferay. Nel prossimo vedremo come utilizzare le classi per la generazione di un interfaccia di gestione dei dati.